Dopo un anno a Palermo, è il tempo anche per me di tornare a casa. Non so che cosa dire perché normalmente tutti volontari sono tristi partendo ma io? Io non vedo l’ora di tornare a casa mia. Questo non vuole dire che lo SVE non mi è piaciuto, amavo essere volontaria e vivere in Sicilia ma un anno di questa vita è stata abbastanza. Era bellissima abitare in una cultura che ha una mentalità più relax della mia ma mi manca l’efficienza dell’Estonia. Mi piaceva che la gente è cosi aperta in Sicilia ma sono già stanca di sentire frase come “Ciao, bella!” o “Bionda!”. Adoravo la cucina Siciliana ma non tutti i chili che ho preso mangiandola. Amavo e amo ancora la Sicilia ma non Palermo dove abitavo. Mi piaceva conoscere tante persone diversi e fare amici con loro ma non mi piaceva dirgli “Arrivederci”. Quest’anno all’estero mi ha insegnato di essere più grata per il mio piccolo paese Estonia. La Sicilia sarà sempre nel mio cuore ma è anche buono realizzare che la dolce vita non finisce con lo SVE. La vita di un volontario non è cosi facile però penso che tutti i lati dello SVE non devono per forza piacere a un volontario - questo è anche una parte dello SVE di abituarsi ed adattarsi a cose nuove. Alla fine, lo SVE è un’opportunità per i giovani di scoprire il mondo e se stessi, con tutti i aspetti positivi e negativi. È una cosa che ha cambiato la mia vita e non cambierei quest’esperienza per niente.
Ciao, Sicilia, ci vediamo!
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Mi chiamo Michele ho 26 anni e vengo da Nuoro (Sardegna). Nel mese di Marzo 2017 mi sono laureato presso l’Università degli studi di Parma nel corso triennale Scienze politiche e relazioni Internazionali. Durante l’esperienza dell’università avevo sempre in mente di andare a fare qualche esperienza all’estero e infatti ho partecipato nel 2013 e nel 2015 a due progetti di volontariato europeo di breve durata. Con la fine degli studi ho iniziato a cercare su internet e a chiedere informazioni per poter fare un'esperienza all’estero di medio-lungo periodo, dopo varie ricerche ho saputo che lo SVE (Servizio Volontario Europeo) era un'esperienza che poteva fare al mio caso e così dopo un po’ di ricerche, per caso nel web ho trovato il mio attuale progetto di 12 mesi in Spagna nella associazione “La Rotllana”che si occupa di educazione non formale in ambito giovanile attraverso temi di inclusione sociale-sportivo. Tra le attività svolte nei miei primi mesi di progetto SVE in Spagna a Badalona, ho partecipato come volontario nell’attività “Estiu a la plaça”, dove abbiamo svolto diverse attività in piazza all’aperto. Sono stato coinvolto in attività di giochi sportivi e attività creative come preparazione di oggetti e braccialetti. Inoltre abbiamo tenuto tutti i venerdì la visione di un film all’aperto. La grande partecipazione delle persone ha permesso di essere coinvolti in un contesto intergenerazionale che mi ha permesso di conoscere da vicino la comunità locale e scambiare conversazioni con varie culture differenti. Il luogo dove abbiamo svolto le attività durante tutto il mese di Luglio è stato all’interno dello spazio dell’ “ex matadero di Badalona”, un luogo molto piacevole con un grande spazio verde e numerose strutture chiuse, un simbolo della città che dopo essere rimasto chiuso è potuto finalmente ritornare a essere un luogo di incontro della comunità di Badalona.
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