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Le attività del settore Gioventù del Programma Erasmus+ non sono rivolte soltanto ai giovani, ma mirano anche a rafforzare nel suo complesso il lavoro giovanile in Europa ed oltre.
E’ quindi fondamentale coinvolgere in modo attivo anche gli operatori giovanili, intesi come tutti coloro che lavorano o hanno comunque un ruolo attivo all’interno di organizzazioni, enti, associazioni di vario tipo, impegnate con i giovani e per i giovani.

Le attività di mobilità rivolte a questi operatori permettono loro di acquisire nuove competenze e conoscenze, scambiare le proprie esperienze, condividere buone prassi di lavoro e crescere insieme a colleghi provenienti da altri paesi, contesti culturali, sistemi di lavoro.

Indirettamente, le attività rivolte agli operatori ricadono positivamente anche sulle organizzazioni e gli enti di cui fanno parte, che possono così accrescere il proprio impatto sociale e la qualità del lavoro svolto.

Un progetto Erasmus+ di mobilità per operatori giovanili e socioeducativi può prevedere al suo interno:

  • attività di sviluppo professionale cioè attività di mobilità transnazionali (visite di studio e incarichi di vario tipo, come l’affiancamento lavorativo, gli scambi e l’apprendimento reciproco; la creazione di reti e la costruzione di comunità tra gli animatori; corsi di formazione per lo sviluppo delle competenze; seminari e workshop per lo sviluppo delle conoscenze e della condivisione delle migliori pratiche);
  • attività di sviluppo del sistema e di sensibilizzazione, cioè attività complementari che servono a potenziare l’impatto del progetto di mobilità;
  • visite preparatorie che hanno l’obiettivo di assicurare un’elevata qualità delle attività di mobilità, attraverso la creazione di una solida partnership tra le organizzazioni e le persone coinvolte, soprattutto nel caso in cui sia prevista la partecipazione di persone con necessità speciali.

Non ci sono limiti di età per gli operatori giovanili e socioeducativi che vogliono partecipare a questo tipo di attività, ma è bene ricordare che i progetti e le richieste di finanziamento vanno sempre richieste da una organizzazione e non dai singoli. Le richieste vanno presentate all’Agenzia nazionale del paese in cui ha sede l’organizzazione che decide di coordinare l’attività e il numero minimo di organizzazioni coinvolte è di due, provenienti da due diversi paesi del Programma.

Le attività possono durare da 2 a 60 giorni, coinvolgendo un massimo di 50 partecipanti.

I fondi erogati dall’Unione Europea coprono i costi di viaggio, calcolati in base alla distanza e al tipo di mezzo di trasporto, oltre ad un contributo forfettario (cioè un importo fisso giornaliero per ciascun partecipante, in base al paese in cui svolge l’attività) che serve per tutte le spese relative al progetto. Per favorire e sostenere la partecipazione di persone con necessità speciali o provenienti da aree geografiche svantaggiate, sono previsti contributi aggiuntivi, fino al 100% delle spese necessarie.

Per maggiori informazioni, è utile visitare la sezione dedicata sul sito del Programma.

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Questa guida è stata realizzata nell’ambito del piano di lavoro annuale della Rete europea IGNet, cofinanziata dall’Unione Europea. Il contenuto della guida riflette esclusivamente il punto di vista degli autori e né la Commissione europea né alcuna delle sue agenzie possono essere ritenute responsabili del contenuto o dell’uso che ne viene fatto. I contenuti della guida non hanno valore ufficiale ai fini della presentazione di domande e progetti, per i quali valgono solo le guide ufficiali dei singoli programmi e iniziative.