![]() A tutti gli artisti che lavorano con supporti digitali nel settore audio, video o dello spettacolo e con cittadinanza europea (o in possesso di passaporto europeo), la rete European Media Art Network (EMAN) offre l'opportunità di candidarsi per un periodo di residenza di due mesi. Le residenze, dedicate quindi agli artisti del settore dei media (compresi artisti digitali e registi) e senza limiti di età, sebbene il progetto incoraggi i più giovani, si svolgeranno in uno dei seguenti istituti: - IMPAKT, Utrecht, Paesi Bassi. I candidati nel qual caso avranno due opzioni: a) un progetto di residenza legato al tema dell’Impakt Festival 2017: “Haunted Machines and Wicked Problems” (due mesi nei periodi di agosto, settembre e ottobre 2017) b) uno sguardo critico sul ruolo dei media e della tecnologia oggi (sempre due mesi ma tra novembre 2017 e giugno 2018). - Bandits Mages, Bourges, Francia (2 mesi tra gennaio e aprile 2018). - FACT, Liverpool, Regno Unito (2 mesi tra l’autunno 2017 o la primavera 2018). Il tema da approfondire "Play" riguarda video games e/o i giovani e i progetti di apprendimento. - Werkleitz Centre for Media Arts, Halle, Germania (da metà ottobre a metà dicembre). SPESE COPERTE: alloggio e viaggio fino a 250 euro; l’organizzazione di accoglienza offre un finanziamento di 2.500 euro e l’accesso alle attrezzature tecniche e i laboratori. Per ulteriori approfondimenti, e per inviare la propria candidatura entro il 20 luglio 2017, consultare il sito web EMARE. I commenti sono chiusi.
|
![]() ![]() Attività realizzata nell'ambito di ErasmusPlus
La sezione "Notizie" di InformaGiovani.net è la versione online della testata "Informati", reg. trib. Palermo 03/2003
Dir. Resp. Pietro Galluccio |
informagiovani |
I nostri partner![]() Questo sito è realizzato con il supporto del Programma Erasmus+. Né la Commissione Europea né le sue Agenzie sono responsabili del contenuto, che rispecchia unicamente le opinioni degli autori. Responsabile Pietro Galluccio
![]() L'attività di InformaGiovani è supportata dal Comune di Palermo, che ha concesso l'utilizzo di un bene confiscato alla mafia per il progetto di sportello
|