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I partenariati per la cooperazione sono un’azione che offre alle organizzazioni partecipanti l’opportunità di acquisire esperienza nella cooperazione internazionale e di rafforzare le proprie capacità. Impegnandosi in questi partenariati, le organizzazioni possono produrre risultati innovativi e di alta qualità che contribuiscono al raggiungimento dei propri obiettivi di medio e lungo termine.

Le dimensioni e la portata dei partenariati di collaborazione possono variare a seconda degli obiettivi del progetto, delle organizzazioni coinvolte e di altri fattori rilevanti.

Insieme a tutti i progetti dell’Azione chiave 2, anche i partenariati hanno un focus sul rafforzamento delle organizzazioni partecipanti, ma allo stesso tempo devono contribuire al raggiungimento degli obiettivi e delle priorità del Programma. I progetti devono quindi rispondere alle Priorità generali del Programma e alle priorità che vengono fissate nel Piano di lavoro e nell’avviso annuale. All’interno della Guida del Programma vengono poi pubblicate anche delle priorità specifiche per ciascun settore (Istruzione superiore, formazione professionale, gioventù, sport, ecc.) per cui è indispensabile leggere con attenzione le priorità specifiche prima di lavorare alla preparazione di un progetto. Le priorità settoriali sono contenute nel sito del Programma  o nella Guida.

Tipi di partenariati di cooperazione

Esistono due tipi principali di partenariati di cooperazione: Partenariati di collaborazione e Partenariati su piccola scala. Entrambe le tipologie di progetto hanno elementi in comune, quali ad esempio la necessità di costruire un “percorso progettuale” piuttosto che una lista di eventi indipendenti gli uni dagli altri, l’importanza sia degli aspetti di empowerment organizzativo sia di contributo allo sviluppo delle politiche di settore e, infine, la metodologia di finanziamento forfettario.
Vi sono poi alcune differenze da tenere presente al momento della scelta di quale tipo di progetto presentare.

Partenariati di collaborazione

I partenariati di collaborazione sono destinati alle organizzazioni che vogliono lavorare, imparare e crescere insieme su scala più ampia. Questi partenariati consentono un’ampia collaborazione tra le organizzazioni partecipanti, permettendo loro di unire le proprie competenze e risorse per raggiungere obiettivi comuni. I partenariati di collaborazione sono adatti a progetti ambiziosi che richiedono una portata più ampia e coinvolgono più organizzazioni.
Richiedono il coinvolgimento di almeno tre organizzazioni di tre Paesi diversi e possono durare da 12 a 36 mesi. Hanno importi forfettari significativamente più alti.
La richiesta di contributo, secondo il calendario fissato nell’avviso annuale, va presentata all’Agenzia nazionale del paese in cui ha sede l’Ente coordinatore del progetto, ad eccezione dei progetti nel campo dello sport e dei progetti presentati da Organizzazioni non governative europee, che vanno presentati all’Agenzia esecutiva EACEA.

Partenariati su piccola scala

I partenariati su piccola scala sono pensati per organizzazioni con esigenze più specifiche o capacità limitate. Questi partenariati sono ideali per le organizzazioni che desiderano impegnarsi nella cooperazione internazionale su scala ridotta. Anche se l’ambito di applicazione può essere più ristretto, i partenariati su piccola scala offrono comunque preziose opportunità di scambio di conoscenze, apprendimento e risultati innovativi.
Richiedono il coinvolgimento di almeno tre organizzazioni di due Paesi diversi e possono durare da 6 a 24 mesi. Il contributo forfettario è più ridotto.
La richiesta di contributo, secondo il calendario fissato nell’avviso annuale, va presentata all’Agenzia nazionale del paese in cui ha sede l’Ente coordinatore del progetto, ad eccezione dei progetti nel campo dello sport, che vanno presentati all’Agenzia esecutiva EACEA.

Attività nei partenariati per la cooperazione

Non esiste una lista predefinita di attività che è possibile svolgere all’interno dei progetti dell’Azione 2. Vi è quindi libertà di proporre diverse attività specifiche (seminari e incontri di lavoro, scambio di buone prassi e networking, momenti di elaborazione di strategie e contenuti, ecc.) purché queste siano utili al raggiungimento degli obiettivi specifici e siano compatibili con le capacità e risorse delle organizzazioni coinvolte. E’ possibile coinvolgere direttamente lo staff, i volontari e i giovani beneficiari delle attività degli enti, purché tale partecipazione sia utile per gli scopi del progetto.

Oltre alle attività di coordinamento, monitoraggio e valutazione costante, che sono essenziali per la gestione e la buona riuscita dei progetti, fra le attività possono essere inoltre incluse tutte quelle necessarie per la divulgazione e la promozione dei risultati raggiunti.


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Questa guida è stata realizzata nell’ambito del piano di lavoro annuale della Rete europea IGNet, cofinanziata dall’Unione Europea. Il contenuto della guida riflette esclusivamente il punto di vista degli autori e né la Commissione europea né alcuna delle sue agenzie possono essere ritenute responsabili del contenuto o dell’uso che ne viene fatto. I contenuti della guida non hanno valore ufficiale ai fini della presentazione di domande e progetti, per i quali valgono solo le guide ufficiali dei singoli programmi e iniziative.