Ciao, mi chiamo Darya, ho 25 anni e vengo da Minsk, Bielorussia.
Sono stata una volontaria a lungo termine presso l’Associazione InformaGiovani (IG) di Palermo, in Sicilia.
Dall’età di 17 anni ho lavorato come organizzatrice di eventi artistici e commerciali. Inoltre, ho maturato due anni di esperienza come educatrice in un centro di formazione per bambini. Durante questo periodo ho conseguito una laurea e ho studiato in tre diversi Paesi.
Dopo l’inizio della difficile situazione politica in Bielorussia, ho iniziato a cercare attivamente delle opportunità. Per due anni ho cercato un progetto che fosse in linea con le circostanze e gli obiettivi che desideravo. Fortunatamente, l’opportunità offerta da IG rispondeva a tutti i miei criteri.
La mia esperienza qui?
Sarò onesta, come in ogni luogo, c’è un lato positivo e uno negativo, che saranno diversi per altre persone. Quando sono arrivata in Sicilia, ho provato uno shock culturale. Era ovunque: nella gente, nella città, nella natura dell’aria, nel modo in cui le persone fanno le vacanze, il modo in cui lavorano e quello in cui vivono.
Per me però era importante entrare in profondità nella cultura, nelle tradizioni e capire perché è così e non altrimenti, per questo ho letto e guardato attentamente del materiale prima di arrivare sull’isola, in modo da non costruire la mia impressione da zero. Ogni giorno cercavo di imparare qualcosa sul posto e sull’esperienza di volontariato, che non vedevo l’ora di iniziare.
Grazie alla vasta gamma di progetti offerti dalla nostra organizzazione fin dal primo giorno IG mi ha incluso attivamente nel lavoro e mi ha dato l’opportunità di partecipare, osservare e conoscere i progetti dall’interno.
Ho avuto l’opportunità di partecipare come group leader, ruolo che avevo osservato dall’esterno durante l’estate, due volte (Se anche voi avete intenzione di fare presto un’esperienza da group leader, potete leggere questo opuscolo)
È stata un’esperienza meravigliosa perché ho avuto l’opportunità di lavorare su argomenti nuovi per me (il lavoro della scuola Waldorf e l’assistenza ai rifugiati) e di conoscere nuove persone, nuove storie e sviluppare meglio competenze che già possedevo, il che ha avuto un impatto positivo sul mio sviluppo personale.
Dopo qualche tempo, ho avuto la possibilità di condividere la mia conoscenza del luogo e della cultura con partecipanti di diversi progetti e di riordinarmi le idee e mi sono accorta che la mia attenzione non era più rivolta esclusivamente alle carenze, ma alla cultura, alla natura e al lavoro.
Sono tante le persone che in questi mesi mi hanno mostrato la “vera Sicilia“. Insegnanti di scuola, operatori di diverse organizzazioni, volontari e persino venditori del mercato, che mantengono viva la loro cultura con le loro rumorose “abbaniate“. Persone che creano quest’isola ogni giorno, parti di questo organismo vivente che sono il più grande tesoro di questo luogo.
Se siete sul punto di decidere di partecipare a un progetto, vi consiglio assolutamente di cogliere questa opportunità. È una fonte di esperienze di ogni tipo, sia personale che professionale ma soprattutto è uno strumento utile che sta a voi decidere come usarlo e dove vi porterà!