Ciao! Sono Noemi, ho 19 anni e vengo da Marsala, in Sicilia.
Nel luglio 2024, ho partecipato a un progetto di volontariato a Badalona, in Spagna, con l’associazione La Rotllana, che si occupa di sviluppare progetti sociali e culturali per i giovani. Ho trascorso un mese immersa in attività rivolte a bambini e ragazzi del territorio, grazie ad una iniziativa di volontariato del Corpo Europeo di Solidarietà.
Ho scelto di partecipare a questo progetto per avere l’opportunità di crescere e confrontarmi
con persone di diverse nazionalità, acquisire nuove competenze e contribuire a un progetto di grande
impatto sociale.
L’obiettivo era fare parte di un’esperienza collettiva e, allo stesso tempo, migliorare le mie capacità
nel lavorare con i giovani e creare legami interculturali.
Le difficoltà non sono mancate, soprattutto all’inizio, quando dovevo adattarmi alla lingua e alla cultura locale, a volte mi sentivo frustata perché non riuscivo a esprimermi come volevo in spagnolo. Durante il progetto, ho avuto la possibilità di supportare attività educative e ricreative con bambini e ragazzi, soprattutto nell’ambito del programma “Estate in Piazza”.
Ogni giorno organizzavamo giochi, laboratori creativi e attività sportive che promuovevano l’inclusione sociale e l’educazione non formale. Uno degli aspetti più significativi è stato lavorare fianco a fianco con altri volontari provenienti da diversi paesi come Polonia, Slovenia, Francia, Spagna, Italia e Repubblica Ceca.
Non solo abbiamo collaborato per il bene dei giovani, ma abbiamo anche imparato molto gli uni dagli altri.
Grazie alla metodologia dell’apprendimento-servizio, ho potuto osservare come queste attività pratiche ci aiutassero a crescere come gruppo e come individui.
Durante il periodo a Badalona abbiamo partecipato ad un’attività di Team Volunteering del Corpo Europeo di Solidarietà, che si concentrava sull’inclusione sociale attraverso la creazione di spazi sicuri e divertenti per i giovani.
Il progetto aveva l’obiettivo di far emergere il potenziale dei ragazzi, incoraggiandoli a diventare punti di riferimento positivi per la loro comunità.
Le sfide non sono mancate, soprattutto nella gestione delle diverse lingue e culture all’interno del gruppo. Ma queste difficoltà si sono rivelate opportunità di apprendimento: attraverso la collaborazione e l’empatia, siamo riusciti a costruire un forte spirito di squadra.
Raccomanderei assolutamente questo tipo di attività ad altri! Fare volontariato con il Corpo Europeo di Solidarietà è un’esperienza che consiglio a tutti i giovani. Ti permette di crescere, imparare, viaggiare e, soprattutto, di lasciare un segno positivo nelle comunità in cui svolgi le attività. È un’opportunità per scoprire le proprie potenzialità e, allo stesso tempo, contribuire al benessere degli altri.