Dopo un anno a Palermo, è il tempo anche per me di tornare a casa. Non so che cosa dire perché normalmente tutti volontari sono tristi partendo ma io? Io non vedo l’ora di tornare a casa mia. Questo non vuole dire che lo SVE non mi è piaciuto, amavo essere volontaria e vivere in Sicilia ma un anno di questa vita è stata abbastanza.
Era bellissima abitare in una cultura che ha una mentalità più relax della mia ma mi manca l’efficienza dell’Estonia.
Mi piaceva che la gente è cosi aperta in Sicilia ma sono già stanca di sentire frase come “Ciao, bella!” o “Bionda!”.
Adoravo la cucina Siciliana ma non tutti i chili che ho preso mangiandola.
Amavo e amo ancora la Sicilia ma non Palermo dove abitavo.
Mi piaceva conoscere tante persone diversi e fare amici con loro ma non mi piaceva dirgli “Arrivederci”.
Quest’anno all’estero mi ha insegnato di essere più grata per il mio piccolo paese Estonia. La Sicilia sarà sempre nel mio cuore ma è anche buono realizzare che la dolce vita non finisce con lo SVE. La vita di un volontario non è cosi facile però penso che tutti i lati dello SVE non devono per forza piacere a un volontario – questo è anche una parte dello SVE di abituarsi ed adattarsi a cose nuove. Alla fine, lo SVE è un’opportunità per i giovani di scoprire il mondo e se stessi, con tutti i aspetti positivi e negativi. È una cosa che ha cambiato la mia vita e non cambierei quest’esperienza per niente.
Ciao, Sicilia, ci vediamo!